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Settima cappella a sinistra

Altare della Madonna del Rosario

certosa di pavia-7741-45


N.CAT.GEN.:
0300197142A
LIV.:
0
Materia e tecnica:
marmi policromi; pietra dura
Autore:
Orsolino Tommaso (bottega) (esecutore delle statue del timpano) 
Dimensioni:
cm 630 x 273 x 140
Datazione:
1614 - 1621 ca.
Descrizione breve:
La dedicazione originaria dell'altare era ai Quattro Evangelisti. Gli altari delle settime cappelle a sinistra e a destra sono stati innalzati ai tempi del priore Andrea Pittorio (1614-1621) e appaiono molto simili. In entrambi i casi, le sculture di coronamento del timpano con il Salvatore al centro e due putti ai lati sono unanimamente assegnate a Tommaso Orsolino, ma sono da considerarsi tra le opere minori dell'artista, eseguite probabilmente con l'aiuto della bottega. Le colonne corinzie dell'altare hanno fusti di verde polcevera.
Bibliografia:
1600 Manoscritto Braidense. [Matteo Valerio et alii], Memorie della Certosa di Pavia, Milano, Biblioteca Braidense, AD.XV.12.20, prima metà XVII sec. (vedi ediz. R. Battaglia, 1992).
1907 L. Beltrami, La Certosa di Pavia, storia e descrizione, Milano, Ulrico Hoepli, 1907, p. 155.
1954 G. Chierici, Guida della Certosa di Pavia, Roma, C. Colombo, 1954, p. 18.
1986 B. Fabjan, Le ancone quattrocentesche sugli altari della Certosa di Pavia, in Perugino, Lippi e la Bottega di San Marco alla Certosa di Pavia, 1495-1511. Pinacoteca di Brera. Milano, catalogo della mostra, a cura di B. Fabjan, Firenze, Cantini edizioni d'arte, 1986, p. 25.
1992 R. Battaglia, Le "memorie" della Certosa di Pavia [Manoscritto Braidense], in "Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa", classe di Lettere e Filosofia, s. III, vol. XXII, I, 1992, pp. 127-128.
2006 P. Delpero, I Volpini, una famiglia di scultori tra Lombardia e Baviera, secoli XVII-XVIII, in "Annali dell'Istituto italo-germanico in Trento", 44, Bologna, Il Mulino, 2006, p. 72.
2006 S. Zanuso, La scultura del Seicento nella navata e nelle cappelle, in Certosa di Pavia, progetto e cura artistica di F. M. Ricci, Parma, Grafiche Step editrice, 2006, p. 103.

 
Paliotto
Adorazione dei Re Magi


152FotoRomano_1


N.CAT.GEN.:
0300197142A
LIV.:
1
Materia e tecnica:
marmo di Carrara; pietre dure
Autore:
Maestri Giovanni Battista detto Volpino (attribuito)
Dimensioni:
cm 85 x 183
Datazione:
1675 ca.
Descrizione breve:
Personaggi: Madonna; Gesù Bambino; San Giuseppe; Magi. Figure: angeli.
Il rilievo, opera di Giovan Battista Maestri detto il Volpino per la cappella del Rosario (settima a sinistra), è datato 1675, al pari di quello di Dionigi Bussola per la corrispondente cappella dell'Annunciata (settima a destra). Il Volpino, cognato del Bussola e suo allievo e collaboratore al Duomo di Milano, supera il maestro in classicità e misura, scolpendo panneggi eleganti e composizioni armoniose e bilanciate. I suoi rilievi sono tra i più notevoli della Certosa. E' da rilevare la bellezza dei due Telamoni entro volute traforate agli angoli dell'altare. Particolare raffinato è quello della Madonna che siede sopra il rocco di colonna di un tempio, a significare lasconfitta degli antichi culti pagani grazie al concepimento e alla venuta del Figlio di Dio (A. Spiriti, comunicazione orale). All'interno dell'adorazione dei Magi, si conferisce in tal modo rilievo alla figura di Maria, a cui è dedicata la cappella. Essa costituisce insieme al Bambino il perno della composizione, attorno a cui si muovono le altre figure, che assumono maggiore o minore rilievo plastico a seconda della loro importanza. Dal punto di vista stilistico, il paliotto sembra ispirarsi ancora a modelli manieristici, adottando pose contorte e ardite per le figure, anche se non mancano inserti di notevole realismo, come il facchino sulla destra intento a legare un pacco.
Bibliografia:
1600 Manoscritto Braidense. [Matteo Valerio et alii], Memorie della Certosa di Pavia, Milano, Biblioteca Braidense, AD.XV.12.20, prima metà XVII sec. (vedi ediz. R. Battaglia, 1992).
1777 F. Bartoli, Notizia delle pitture, sculture, ed architetture, che ornano le chiese, e gli altri luoghi pubblici di tutte le più rinomate città d'Italia e di non poche terre, castella, e ville d'alcuni rispettivi distretti, Venezia, 1777, vol. II, p. 67.
1897 C. Magenta, La Certosa di Pavia, Milano, Fratelli Bocca, 1897, p. 305.
1907 L. Beltrami, La Certosa di Pavia, storia e descrizione, Milano, Ulrico Hoepli, 1907, p. 155.
1954 G. Chierici, Guida della Certosa di Pavia, Roma, C. Colombo, 1954, p. 18.
1968 R. Bossaglia, La scultura, in M. G. Albertini Ottolenghi, R. Bossaglia, F. R. Pesenti, La Certosa di Pavia, Milano, Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde, 1968, p. 71.
1992 R. Battaglia, Le "memorie" della Certosa di Pavia [Manoscritto Braidense], in "Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa", classe di Lettere e Filosofia, s. III, vol. XXII, I, 1992, pp. 127-128.
2006 P. Delpero, I Volpini, una famiglia di scultori tra Lombardia e Baviera, secoli XVII-XVIII, in "Annali dell'Istituto italo-germanico in Trento", 44, Bologna, Il Mulino, 2006, pp. 24-25, 58, 68, 71.
2006 S. Zanuso, La scultura del Seicento nella navata e nelle cappelle, in Certosa di Pavia, progetto e cura artistica di F. M. Ricci, Parma, Grafiche Step editrice, 2006, p. 103.

 
Pala d'altare
Madonna del Rosario con San Domenico e Santa Caterina da Siena


154FotoRomano


N.CAT.GEN.:
0300702308
Materia e tecnica:
tela/ pittura a olio
Autore:
Mazzucchelli Pier Francesco detto Morazzone
Dimensioni:
cm 278 x 140
Datazione:
1617
Descrizione breve:
Figure: angeli.
La pala, realizzata per la settima cappella di sinistra dal Morazzone e saldata nel 1617, presenta caratteri un po' arcaici, forse derivanti dal dipinto di Giovan Battista Paggi posto dal 1603 sull'altare della cappella ducale a Genova. I toni cupi e una certa propensione al caricaturale e quasi al grottesco, soprattutto nel Bambino, sembrano quasi una risposta alla visionaria Messa di San Gregorio del Cerano, licenziata poco tempo prima per uno degli altari laterali della chiesa di San Vittore a Varese. La composizione della pala certosina, impostata su una struttura triangolare, appare irrigidita in un'immobilità che non lascia spazio all'immedesimazione dello spettatore nella scena, come se le figure con la loro grazia estenuata appartenessero a un'altra dimensione. Presso la Pinacoteca di Brera si conserva un piccolo olio su tela che probabilmente costituisce uno stadio preparatorio al dipinto certosino, differendo però dall'ancona per l'assenza della Santa Caterina in basso a destra.
Bibliografia:
1600 Manoscritto Braidense. [Matteo Valerio et alii], Memorie della Certosa di Pavia, Milano, Biblioteca Braidense, AD.XV.12.20, prima metà XVII sec. (vedi ediz. R. Battaglia, 1992).
1777 F. Bartoli, Notizia delle pitture, sculture, ed architetture, che ornano le chiese, e gli altri luoghi pubblici di tutte le più rinomate città d'Italia e di non poche terre, castella, e ville d'alcuni rispettivi distretti, Venezia, 1777, vol. II, p. 67.
1897 C. Magenta, La Certosa di Pavia, Milano, Fratelli Bocca, 1897, pp. 304-305.
1907 L. Beltrami, La Certosa di Pavia, storia e descrizione, Milano, Ulrico Hoepli, 1907, p. 155.
1930 M. Salmi, La certosa di Pavia, Milano, Fratelli Treves, [s.d.], tav. 17.
1954 G. Chierici, Guida della Certosa di Pavia, Roma, C. Colombo, 1954, p. 26.
1962 M. Gregori, Il Morazzone, catalogo della mostra, Milano, 1962, pp. 83-84.
1992 R. Battaglia, Le "memorie" della Certosa di Pavia [Manoscritto Braidense], in "Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa", classe di Lettere e Filosofia, s. III, vol. XXII, I, 1992, p. 127.
2005 J. Stoppa, Dalla pala della Certosa all'Accademismo degli anni Venti, in Il Morazzone, Milano, 5Continents Editions, 2005, pp. 65, 241-242 (scheda n. 60).
2006 M. Ragozzino, in Certosa di Pavia, progetto e cura artistica di F. M. Ricci, Parma, Grafiche Step editrice, 2006, pp. 111-112, n. 154.
2011 F. Arosio, in Baroque Painting in Lombardy from the Pinacoteca di Brera, catalogo della mostra, Padova, Peruzzi Industrie Grafiche, 2011, p. 62, scheda n. 17.