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Quarta cappella a sinistra

Altare di San Giuseppe e dei Re Magi
 
certosa di pavia-7755-54

N.CAT.GEN.:

0300197131
LIV.:
0
Materia e tecnica:
marmo bianco; alabastro/ scultura
Autore:
bottega lombarda
Dimensioni:
cm 600 x 310 x 135
Datazione:
1637 - 1643 ca.
Descrizione breve: 
L'altare era originariamente dedicato a San Benedetto. Sotto il priore Ignazio Bulla (1637-1643), esso venne ricostruito e riconsacrato il 9 aprile 1641 con dedica a San Giuseppe e ai Re Magi. Tale dedicazione era originariamente assegnata alla terza cappella di destra, attualmente consacrata a San Benedetto. Questo scambio comportò da una parte la rimozione da quest'ultima della pala marmorea mantegazzesca con l'Adorazione dei Magi (oggi presso l'altare del Capitolo dei Padri), dall'altra la creazione di una nuova pala per l'altare di sinistra raffigurante l'Adorazione dei Magi, opera di Pietro Martire Neri che andò a sostituire il polittico del Bergognone la cui tavola centrale con San Benedetto è ora al Museo della Certosa. Il nostro altare e quello corrispondente di destra sono molto simili, probabilmente realizzati dalle stesse maestranze. Le colonne sono in alabastro orientale, mentre capitelli e timpano sono di marmo bianco.
Bibliografia:
1600 Manoscritto Braidense. [Matteo Valerio et alii], Memorie della Certosa di Pavia, Milano, Biblioteca Braidense, AD.XV.12.20, prima metà XVII sec. (vedi ediz. R. Battaglia, 1992).
1907 L. Beltrami, La Certosa di Pavia, storia e descrizione, Milano, Ulrico Hoepli, 1907, p. 154.
1954 G. Chierici, Guida della Certosa di Pavia, Roma, C. Colombo, 1954, p. 17.
1986 B. Fabjan, Le ancone quattrocentesche sugli altari della Certosa di Pavia, in Perugino, Lippi e la Bottega di San Marco alla Certosa di Pavia, 1495-1511. Pinacoteca di Brera. Milano, catalogo della mostra, a cura di B. Fabjan, Firenze, Cantini edizioni d'arte, 1986, p. 25.
1992 R. Battaglia, Le "memorie" della Certosa di Pavia [Manoscritto Braidense], in "Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa", classe di Lettere e Filosofia, s. III, vol. XXII, I, 1992, pp. 129-130.
 
Paliotto
Strage degli innocenti


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N.CAT.GEN.:

0300197131
LIV.:
1
Materia e tecnica:
marmo di Carrara
Autore:
Bussola Dionigi  (attribuito)
Dimensioni:
cm 85 x 171
Datazione:
1677 ca.
Descrizione breve:
Il rilievo è una tra le opere più riuscite di Dionigi Bussola. Le sculture eseguite dall'artista lombardo alla Certosa mostrano spesso una qualità discontinua che fa supporre in più di un caso l'intervento del figlio Cesare. Nel paliotto dell'altare di San Giuseppe il Bussola dimostra invece la sua abilità nel coniugare enfasi barocca e accenti naturalistici che gli derivano dall'attività svolta presso i Sacri Monti lombardi (Varallo, Varese, Orta). Il paliotto certosino è datato nei documenti 1667 o 1677.
Bibliografia:
1600 Manoscritto Braidense. [Matteo Valerio et alii], Memorie della Certosa di Pavia, Milano, Biblioteca Braidense, AD.XV.12.20, prima metà XVII sec. (vedi ediz. R. Battaglia, 1992).
1777 F. Bartoli, Notizia delle pitture, sculture, ed architetture, che ornano le chiese, e gli altri luoghi pubblici di tutte le più rinomate città d'Italia e di non poche terre, castella, e ville d'alcuni rispettivi distretti, Venezia, 1777, vol. II, p. 68.
1907 L. Beltrami, La Certosa di Pavia, storia e descrizione, Milano, Ulrico Hoepli, 1907, p. 154.
1954 G. Chierici, Guida della Certosa di Pavia, Roma, C. Colombo, 1954, p. 17.
1968 R. Bossaglia, La scultura, in M. G. Albertini Ottolenghi, R. Bossaglia, F. R. Pesenti, La Certosa di Pavia, Milano, Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde, 1968, p. 71.
1972 G. Ferri Piccaluga, Bussola Dionigi, in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, n. 15, 1972, p. 579.
1992 R. Battaglia, Le "memorie" della Certosa di Pavia [Manoscritto Braidense], in "Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa", classe di Lettere e Filosofia, s. III, vol. XXII, I, 1992, pp. 129-130.
2006 S. Zanuso, La scultura del Seicento nella navata e nelle cappelle, in Certosa di Pavia, progetto e cura artistica di F. M. Ricci, Parma, Grafiche Step editrice, 2006, p. 103.
 
Pala d'altare
Adorazione dei Re Magi


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N.CAT.GEN.:
0300702295
Materia e tecnica:
tela/ pittura a olio
Autore:
Neri Pietro Martire
Dimensioni:
cm 285 x 165
Datazione:
1640 - 1641
Descrizione breve:
Personaggi: Madonna, San Giuseppe, Gesù bambino, Magi.
La pala della quarta cappella a sinistra, raffigurante l'Adorazione dei re Magi, è opera firmata di Pietro Martire Neri (1640-41), cremonese di origine che tuttavia visse per un ventennio a Mantova, fu allievo di Domenico Fetti pittore di corte dei Gonzaga e dovette conoscere le collezioni gonzaghesche. Tale formazione mantovana emerge con evidenza nella pala certosina, caratterizzata da una gamma cromatica raffinata e preziosa, da cangiantismi e giochi di luci e ombre e da richiami alla pittura veneta e emiliana. L'ancona venne realizzata a Cremona e poi trasportata alla Certosa, come attesta il Manoscritto Braidense ("Il quadro al altare delli 3 Magi fu fatto l'anno 1640 da Pietro Marire Nerio cremonese et hebbe computati due viaggi fatti per tal opera da Cremona alla Certosa in tutto scudi 180"). La composizione è impostata su piani giustapposti, in cui le numerose figure si scalano in profondità su uno sfondo roccioso che sembra richiamare gli affreschi del Mantegna nella Camera degli Sposi a Mantova, ben noti al pittore.
Bibliografia:
1600 Manoscritto Braidense. [Matteo Valerio et alii], Memorie della Certosa di Pavia, Milano, Biblioteca Braidense, AD.XV.12.20, prima metà XVII sec. (vedi ediz. R. Battaglia, 1992).
1777 F. Bartoli, Notizia delle pitture, sculture, ed architetture, che ornano le chiese, e gli altri luoghi pubblici di tutte le più rinomate città d'Italia e di non poche terre, castella, e ville d'alcuni rispettivi distretti, Venezia, 1777, vol. II, p. 68.
1897 C. Magenta, La Certosa di Pavia, Milano, Fratelli Bocca, 1897, p. 297.
1907 L. Beltrami, La Certosa di Pavia, storia e descrizione, Milano, Ulrico Hoepli, 1907, p. 154.
1954 G. Chierici, Guida della Certosa di Pavia, Roma, C. Colombo, 1954, p. 17.
1968 F. R. Pesenti, La pittura, in M. G. Albertini Ottolenghi, R. Bossaglia, F. R. Pesenti, La Certosa di Pavia, Milano, Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde, 1968, p. 98.
1992 R. Battaglia, Le "memorie" della Certosa di Pavia [Manoscritto Braidense], in "Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa", classe di Lettere e Filosofia, s. III, vol. XXII, I, 1992, pp. 104, 129, 191.
1996 M. Tanzi, Pietro Martire Neri: due ritratti e qualche precisazione sugli esordi, in Il Seicento Lombardo, giornata di studi, a cura di M. Gregori e M. Rosci, 1996, pp. 51-64.
2006 M. Ragozzino, in Certosa di Pavia, progetto e cura artistica di F. M. Ricci, Parma, Grafiche Step editrice, 2006, pp. 109-110.
 
Dipinto murale staccato
Madonna con Bambino

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N.CAT.GEN.:
0300702297
Materia e tecnica:
intonaco/ pittura a fresco
Autore:
Ambrogio da Fossano detto Bergognone  (attribuito)
Dimensioni:
cm 43 x 48
Datazione:
1470 - 1480 ca.
Descrizione breve:
Personaggi: Madonna; Gesù bambino.
Il piccolo affresco deve essere stato trasportato a massello e posizionato nella quarta cappella di sinistra, nella lunetta al di sopra della porta situata sulla parete destra, a fianco dell'altare. Non se ne conosce la collocazione originaria. E' probabile che facesse parte anche in origine della decorazione di una lunetta, come sembra indicare l'ornamentazione a intreccio disposta a semicerchio dietro la testa della Madonna. Rispetto al San Girolamo posto sulla parete di fronte, che mostra anch'esso caratteri bergognoneschi, la Madonna col Bambino sembra appartenere a un periodo precedente, intorno agli anni settanta del Quattrocento, per la fissità un po' arcaica delle figure, fermo restando la qualità davvero notevole del dipinto. 
Bibliografia:
1897 C. Magenta, La Certosa di Pavia, Milano, Fratelli Bocca, 1897, p. 297.
1907 L. Beltrami, La Certosa di Pavia, storia e descrizione, Milano, Ulrico Hoepli, 1907, p. 154.
1968 F. R. Pesenti, La pittura, in M. G. Albertini Ottolenghi, R. Bossaglia, F. R. Pesenti, La Certosa di Pavia, Milano, Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde, 1968, p. 85.
 
Dipinto murale
San Girolamo


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N.CAT.GEN.:

0300702298
Materia e tecnica:
intonaco/ pittura a fresco
Autore:
ambito lombardo
Dimensioni:
cm 45 x 52
Datazione:
1490 - 1500 ca.
Descrizione breve:
Personaggi: San Girolamo.
Il Santo, raffigurato nel massello collocato sopra la porta che si apre sulla parete sinistra della cappella, è sempre stato identificato come San Paolo eremita. In realtà, si tratta chiaramente di San Girolamo, qui rappresentato con il petto insanguinato a causa delle ferite che lo stesso Santo si provocava battendosi il busto con una pietra come atto di penitenza. Probabilmente tra le lunghe dita delle mani reggeva un crocifisso, tipico attributo di San Girolamo. Come per la Madonna col Bambino collocata sulla lunetta opposta, anche in questo caso non si conosce la collocazione originaria dell'affresco. La matrice bergognonesca è evidenti in entrambi i masselli, che meriterebbero di essere studiati con più attenzione. Il San Girolamo in particolare mostra caratteri più evoluti rispetto alla Madonna (si veda la posizione di tre quarti del corpo, con un tentativo di resa prospettica), portando a ipotizzare per esso un datazione più avanzata, negli anni novanta del Quattrocento.
Bibliografia:
1897 C. Magenta, La Certosa di Pavia, Milano, Fratelli Bocca, 1897, p. 297.
1907 L. Beltrami, La Certosa di Pavia, storia e descrizione, Milano, Ulrico Hoepli, 1907, p. 154.
1968 F. R. Pesenti, La pittura, in M. G. Albertini Ottolenghi, R. Bossaglia, F. R. Pesenti, La Certosa di Pavia, Milano, Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde, 1968, p. 85.