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Quarta cappella a destra

 Altare del Crocefisso

 certosa di pavia-7660-11


N.CAT.GEN.:
0300197203
LIV.:
0
Materia e tecnica:
marmi policromi
Autore:
bottega lombarda
Dimensioni:
cm 600 x 313 x 135
Datazione:
1644 ante
Descrizione breve:
Gli altari della quarta cappella a destra e a sinistra sono molto simili, realizzati probabilmente dalle stesse maestranze. L'altare di Santa Croce, a destra, è stato ricostruito nel Seicento sotto i priori Matteo Valerio (1634-1637) e Ignazio Bulla. Fu riconsacrato l'11 luglio 1644 da Francesco Sfondrato, che lo dotò di reliquie dei Santi Bartolomeo Apostolo e Maurizio. L'altare ospita tuttora la splendida pala del Bergognone con la Crocifissione (1490), entro una cornice marmorea seicentesca che nasconde circa due centimetri del dipinto su tutto il perimetro. Le colonne dell'altare sono di alabastro orientale.
Bibliografia:
1600 Manoscritto Braidense. [Matteo Valerio et alii], Memorie della Certosa di Pavia, Milano, Biblioteca Braidense, AD.XV.12.20, prima metà XVII sec. (vedi ediz. R. Battaglia, 1992).
1907 L. Beltrami, La Certosa di Pavia, storia e descrizione, Milano, Ulrico Hoepli, 1907, p. 158.
1954 G. Chierici, Guida della Certosa di Pavia, Roma, C. Colombo, 1954, p. 27.
1986 B. Fabjan, Le ancone quattrocentesche sugli altari della Certosa di Pavia, in Perugino, Lippi e la Bottega di San Marco alla Certosa di Pavia, 1495-1511. Pinacoteca di Brera. Milano, catalogo della mostra tenuta a Milano presso la Pinacoteca di Brera, a cura di B. Fabjan, Firenze, Cantini edizioni d'arte, 1986, p. 24.
1992 R. Battaglia, Le "memorie" della Certosa di Pavia [Manoscritto Braidense], in "Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa", classe di Lettere e Filosofia, s. III, vol. XXII, I, 1992, pp. 133-134.
1998 G. Giacomelli Vedovello, scheda n. 31, in Ambrogio da Fossano, detto il Bergognone. Un pittore per la Certosa, catalogo della mostra, a cura di G. C. Sciolla, Milano, Skira, 1998, p. 218.

Paliotto
Deposizione di Cristo nel sepolcro

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N.CAT.GEN.:
0300197203
LIV.:
1
Materia e tecnica:
marmo di Carrara
Autore:
Maestri Giovanni Battista detto Volpino (attribuito)
Dimensioni:
cm 85 x 180
Datazione:
1677
Descrizione breve:
Il paliotto è stato eseguito dal Volpino nel 1677, in concomitanza con il rilievo simmetrico di Dionigi Bussola per la quarta cappella a sinistra, raffigurante la Strage degli innocenti. Il paliotto del Volpino, che di Bussola era allievo, mostra una misura classica e una composizione equilibrata che ne fanno uno tra i più belli della Certosa. Lo scultore sembra riprendere modelli manieristi: la teatralità della scena ricorda infatti opere come la Deposizione di Simone Peterzano (1584) oggi in Santa Maria della Scala a Milano (si vedano la testa reclinata e i braccio abbandonato del Cristo, nonché lo sporgere dello spigolo del sepolcro, tutti elementi che ritornano nel paliotto) oppure la Decapitazione di San Paolo di Alessandro Algardi in San Paolo a Bologna, da cui deriva la figura di nudo di schiena, in forte rilievo. Non mancano inoltre brani di naturalismo, come la splendida natura morta con l'anfora a fianco del sepolcro. L'abilità inventiva dello scultore si palesa però soprattutto nella decorazione a altorilievo degli angoli dell'altare, con conchiglie da cui fuoriescono busti di mori e teste di leone che tengono in bocca medaglie con ritratti di profilo, probabilmente raffiguranti i committenti del paliotto. E' probabile che tali bizzarre figure siano state suggerite allo scultore dalla frequentazione di orafi e argentieri, con i quali ebbe a collaborare per l'esecuzione della balaustra dell'altare maggiore di cui fornì probabilmente il disegno in uno dei suoi ultimi incarichi (1680).
Bibliografia:
1600 Manoscritto Braidense. [Matteo Valerio et alii], Memorie della Certosa di Pavia, Milano, Biblioteca Braidense, AD.XV.12.20, prima metà XVII sec. (vedi ediz. R. Battaglia, 1992).
1777 F. Bartoli, Notizia delle pitture, sculture, ed architetture, che ornano le chiese, e gli altri luoghi pubblici di tutte le più rinomate città d'Italia e di non poche terre, castella, e ville d'alcuni rispettivi distretti, Venezia, 1777, vol. II, p. 65.
1897 C. Magenta, La Certosa di Pavia, Milano, Fratelli Bocca, 1897, p. 270.
1907 L. Beltrami, La Certosa di Pavia, storia e descrizione, Milano, Ulrico Hoepli, 1907, p. 158.
1954 G. Chierici, Guida della Certosa di Pavia, Roma, C. Colombo, 1954, p. 27.
1968 R. Bossaglia, La scultura, in M. G. Albertini Ottolenghi, R. Bossaglia, F. R. Pesenti, La Certosa di Pavia, Milano, Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde, 1968, p. 71.
1992 R. Battaglia, Le "memorie" della Certosa di Pavia [Manoscritto Braidense], in "Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa", classe di Lettere e Filosofia, s. III, vol. XXII, I, 1992, pp. 133-134.
2006 P. Delpero, I Volpini, una famiglia di scultori tra Lombardia e Baviera, secoli XVII-XVIII, in "Annali dell'Istituto italo-germanico in Trento", 44, Bologna, Il Mulino, 2006, pp. 25, 58, 68-71.
2006 S. Zanuso, La scultura del Seicento nella navata e nelle cappelle, in Certosa di Pavia, progetto e cura artistica di F. M. Ricci, Parma, Grafiche Step editrice, 2006, p. 103.

Formella
simboli della passione

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N.CAT.GEN.:
0300197203
LIV.:
4
Materia e tecnica:
marmi policromi
Autore:
Sacchi Carlo Battista (attribuito)
Dimensioni:
cm 85 x 60
Datazione:
1670 - 1680 ca.
Descrizione breve:
Simboli della passione: colonna, frusta, corona di spine.
Sui fianchi dell'altare di Santa Croce, Valerio Sacchi scolpisce i simboli della passione: a sinistra gli strumenti utilizzati per la flagellazione e lo scherno di Cristo, a destra quelli della crocifissione (la croce, i chiodi, il martello, le tenaglie, la lancia, l'asta con la spugna imbevuta di aceto). Sul pannello sinistro è riprodotto un ampio cartiglio in marmi colorati con un ovale centrale in pietra nera di paragone che ospita alcuni oggetti. La colonna in alabastro è ispirata a quella che è considerata l'autentica colonna della flagellazione di Cristo, un plinto di età imperiale ancora conservato nella chiesa di Santa Prassede a Roma. Sul fusto sono legate le fruste e le sferze che si incrociano perpendicolarmente. Sopra la colonna è posta infine la corona di spine.
Bibliografia:
1600 Manoscritto Braidense. [Matteo Valerio et alii], Memorie della Certosa di Pavia, Milano, Biblioteca Braidense, AD.XV.12.20, prima metà XVII sec. (vedi ediz. R. Battaglia, 1992).
1777 F. Bartoli, Notizia delle pitture, sculture ed architetture d'Italia, in Venezia, presso Antonio Savioli, tomo II, 1777, p. 65.
1992 R. Battaglia, Le "memorie" della Certosa di Pavia [Manoscritto Braidense], in "Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa", classe di Lettere e Filosofia, s. III, vol. XXII, I, 1992, pp. 133-134.
2006 C. Napoleone, in Certosa di Pavia, progetto e cura artistica di F. M. Ricci, Parma, Grafiche Step editrice, 2006, p. 113, n. 164.