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06. Dipinto murale raffigurante Santi, Profeti e monaci certosini

Transetto sinistro, San Sebastiano
Luogo di collocazione
Transetto, zoccolo
Materia e tecnica
Intonaco / pittura a fresco
Autore
Autori vari
Datazione
ca. 1494
Dimensioni
cm 108 ca.

Descrizione breve

Autori: Zenale Bernardino (ca.1464/1526) - De Mottis Iacopino (1505) - Maestro bramantesco.

Figure: profeti; santi.

La fascia decorativa a grisaille che corre lungo tutto lo zoccolo del transetto presenta tondi figurati con Santi, Profeti e monaci certosini (una fascia analoga correva anche sullo zoccolo del coro, di cui rimangono alcuni lacerti pubblicati recentemente). In origine i tondi dovevano essere ventinove, ma attualmente quelli dietro gli altari del transetto e dietro il monumento di Gian Galeazzo Visconti (in tutto nove) non sono giudicabili perchè intonacati o visibili a fatica e altri quattro sono stati sostituiti da lapidi seicentesche. E' palese la presenza di mani diverse: non solo il Bergognone e la sua bottega, come è stata opinione comune per lungo tempo, ma anche artisti come Jacopino de Mottis e Bernardo Zenale. Sulla parete sinistra del transetto sinistro si incontra per primo il tondo con San Giorgio e il drago: una scena cortese ambientata in un paesaggio brullo in cui si distingue una sorta di "capanna-igloo". L'attribuzione allo Zenale (S. Buganza, 1997) si fonda sul confronto tra il monocromo certosino e opere zenaliane come il Polittico di Treviglio o il trittico Kress-Contini. Il secondo tondo ritrae San Girolamo piangente, accompagnato dal crocifisso e dal cappello cardinalizio. Proseguendo sulla sinistra, all'interno dell'absidiola si situano: San Sebastiano, raffigurato come un personaggio cortese con in mano la spada e le frecce, San Paolo Eremita con il bastone e la tunica grezza di corteccia e un Santo martire con in mano una palma e un ramo di ghiande. Questi tre tondi sono stati lasciati nell'anonimato da R. Battaglia (1988), che tuttavia rilevava nel San Sebastiano l'alta qualità esecutiva e alcune peculiarità, come il saldo impianto prospettico e la definizione grafica dei tratti fisionomici. Proprio per il San Sebastiano è stata recentemente avanzata un'attribuzione a Francesco de Tatti (G. Romano, 2011), anche se tale ipotesi non è in gran parte condivisa dagli studiosi. Pertanto si mantiene l'assegnazione a pittore lombardo di fine secolo XV.
Spostandosi sulla parete destra del transetto, si incontrano i tre tondi dell'absidiola, raffiguranti San Giuseppe d'Arimatea, un uomo in preghiera e Nicodemo. Dal punto di vista attributivo, i tondi erano stati assegnati dalla Battaglia a Jacopino de Mottis, attivo anche in altre parti del transetto, ma recentemente (S. Buganza, 1997; B. Bentivoglio Ravasio, 2006 e 2011) tali affreschi sono stati inseriti nel gruppo di opere realizzate da un pittore lombardo (già definito "maestro bramantesco") identificato tentativamente in Bernardino Bergognone, fratello del più famoso Ambrogio, a cui spetterebbero anche gli ultimi due tondi del transetto sinistro, raffiguranti re Davide e Salomone. Passando al transetto destro, sulla parete sinistra si incontra una bellissima figura di Profeta, in cui S. Buganza riconosce nuovamente la mano dello Zenale: notevole è l'abilità dimostrata dall'artista nell'inserire la figura in uno spazio reale, in cui l'effetto illusionistico è accentuato dalla posizione scorciata del libro, dalla proiezione dell'ombra sulla parete di fondo e dall'ondeggiare delle nappe del copricapo.
Sulla parete opposta, gli ultimi cinque tondi dello zoccolo raffigurano due Profeti e tre monaci certosini. Il Santo certosino in lettura (l'ultimo tondo della parete destra a partire dall'altare), posto di fronte al Profeta zenaliano, mostra analoghi effetti di illusionismo: è fortemente scorciato dal basso, un lembo della sua veste fuoriesce dal tondo e il suo libro sembra invadere lo spazio dello spettatore. Anche in questo caso, il Santo è stato accostato a esempi zenaliani come i Padri della Chiesa del Polittico di Treviglio, soprattutto per il gesto elegante con cui viene maneggiato il libro. Maggiori perplessità suscita il vicino Profeta con cartiglio (forse Ozia). La somiglianza con il Profeta della parete opposta è evidente, ma la qualità non sembra la stessa (è probabile che la causa sia dovuta alle condizioni di conservazione del tondo, che deve aver sofferto per le infiltrazioni di umidità). Pur con qualche riserva, allo Zenale potrebbe essere assegnato anche il Santo certosino in lettura a sinistra del Profeta con cartiglio. Forse di Jacopino de Mottis è invece il certosino in preghiera, il cui viso sarebbe stato accostato da R. Battaglia al Sant'Ugo di Grenoble del trittico di Susa e al Beato Reginaldo dipinto su uno dei pilastri in Santa Maria delle Grazie a Treviglio (vedi Ballarin, 2010).
(E.C.)

Bibliografia

1968 F. R. Pesenti, La pittura, in M. G. Albertini Ottolenghi, R. Bossaglia, F. R. Pesenti, La Certosa di Pavia, Milano, Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde, 1968, p. 83

1988 R. Battaglia, in Pittura a Pavia dal romanico al Settecento, a cura di M. Gregori, Milano, Cassa di risparmio delle province lombarde, 1988, pp. 227-229

1997 S. Buganza, Bernardo Zenale alla Certosa di Pavia, in "Nuovi Studi", II, 4, 1997, pp. 118, 120

2006 B. Bentivoglio Ravasio, Note in margine di una mostra "l'Adorazione del Bambino" della Pinacoteca Malaspina di Pavia e qualche appunto su Ludovico De Donati, in "Rassegna di studi e notizie", 30, 2006, pp. 93-118

2006 S. Buganza, in Certosa di Pavia, progetto e cura artistica di F. M. Ricci, Parma, Grafiche Step editrice, 2006, p. 189, n. 198-199

2010 A. Ballarin, V. Incursione nel polittico di Treviglio e nella cronologia delle opere di Butinone e Zenale, in Leonardo a Milano. Problemi di leonardismo milanese tra Quattrocento e Cinquecento. Giovanni Antonio Boltraffio, prima della pala Casio, Verona, Aurora stampa, 2010, vol. 1, p. 718

2010 M. G. Albertini Ottolenghi, Tracce bramantinesche alla Certosa di Pavia, in Studi in onore di Francesca Flores D'Arcais, a cura di M. G. Albertini Ottolenghi e M. Rossi, Milano, Vita e Pensiero, 2010, pp. 121-125

2011 B. Bentivoglio Ravasio, scheda (cat. 106), in La Pinacoteca Malaspina, a cura di S. Zatti, Milano, Skira, 2011, pp. 268-270 2011 G. Romano, Per Francesco De Tatti, in Francesco De Tatti e altre storie, a cura di G. Agosti, J. Stoppa e M. Tanzi, Milano, Officina Libraria, 2011, pp. 10- 11

Transetto destro, Profeta (Esdra?)Transetto destro, Santo certosinoTransetto destro, Santo certosino1Transetto sinistro, Giuseppe d'ArimateaTransetto sinistro, NicodemoTransetto sinistro, re DavideTransetto sinistro, SalomoneTransetto sinistro, San Giorgio e il dragoTransetto sinistro, San Paolo EremitaTransetto sinistro, San SebastianoTransetto sinistro, Santo martireTransetto sinistro, Uomo in preghieraTransetto, Santo certosino2Transetto sinistro, San GirolamoTransetto destro, Profeta (Ozia?)
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