Home > Il Museo e la Gipsoteca > Capolavori del Museo e della Gipsoteca

D0197237
Oggetto/Titolo
Dipinto raffigurante Cristo Risorto
Catalogazione
n. cat. gen. 00197237; n. inv. 512 (1964)
Luogo di collocazione
Museo, primo piano, sala F
Materia e tecnica
Olio su tela
Autore
Pittore lombardo
Dimensioni
cm 127 x 94
Datazione
1614 ?

Descrizione breve

La presente opera è una copia, con poche varianti, della tavola di Bramantino conservata al Museo Thyssen di Madrid. Nelle Memorie di Matteo Valerio, per l’anno 1586, si segnala l’acquisto da parte della Certosa di un nucleo di quadri di soggetto sacro, venduti dal pittore Galeazzo Posbonelli o Pozzobonelli. Tra questi un “Un Cristo con il manto beretino di Bramante”. Pozzobonelli è un dignitoso ritrattista ecclesiastico, il cui stile sembra assai diverso da quello, invero di notevole livello, mostrato dal dipinto certosino. Pare quindi da seguire l’ipotesi di Marani (1990 e 1992) che il pittore si sia limitato a vendere il dipinto, senza esserne lui l’autore. Semmai si tratta di capire se è il presente il quadro acquistato nel 1586. Tanto più che sulla cornice attuale si legge “D. FVLGENTIO BASILEA/ 1614”: questa data, secondo i pareri di Francesco Frangi (riportato da Agosti e Stoppa 2012) e di Mauro Natale (comunicazione orale di Letizia Lodi) costituirebbe una data più plausibile dal punto di vista degli studi. In tal caso nel 1586 sarebbe stato acquistato il dipinto originale di Bramantino (ormai a quella data confuso con Bramante, come avviene anche nei contemporanei scritti di Giovan Paolo Lomazzo), forse già dipinto per un certosino pavese (è stata ipotizzato di esplorare la pista della famiglia Della Porta: Albertini Ottolenghi 2010).
Il dipinto, dopo un documentato restauro di Agostino Comerio nel 1826, è stato in epoca moderna restaurato da Claudio Fociani (1990).
E.V.

Bibliografia

G. Fiocco, Il periodo romano di B. Suardi detto il Bramantino, in “L’Arte”, XVII, 1, pp. 24-40 (p. 30)

M. Salmi, La Certosa di Pavia, Milano 1949, p. 68

W. Suida, Bramante pittore e Bramantino, Milano 1953, p. 63 nota 64

G. Mulazzani, Per Bramantino: l’Uomo di dolori della coll. Thyssen, in “Commentari”, XXIII, 3, pp. 282-287

G. Mulazzani, L’opera completa di Bramante pittore e Bramantino, Milano 1978, p. 87

R. Battaglia, La Certosa, in M. Gregori (a cura di), Pittura a Pavia dal Romanico al Settecento, Milano 1988, pp. 88-95(pp. 88-89)

P. C. Marani, ‘Un Cristo col manto berettino di Bramante’, in “Paragone”, 407, 1990, pp. 96-104

P, C. Marani, scheda n. 22 in B. Gabjan e P. C. Marani (a cura di), Il Museo della Certosa di Pavia- Catalogo generale, Firenze 1992, pp. 177-178

R. Battaglia, Le “Memorie” della Certosa di Pavia, in “Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa-Classe di Lettere e Filosofia”, serie III, XXII, I, pp. 85-198 (p. 167)

M. G. Albertini Ottolenghi, Tracce bramantinesche alla Certosa di Pavia, in M. G. Albertini Ottolenghi e M. Rossi (a cura di), Studi in onore di Francesca Flores d’Arcais, Milano 2010, pp. 121-125 (p. 122)

G. Agosti, J. Stoppa, M. Tanzi (a cura di), Bramantino a Milano, Milano 2012, pp. 33, 81-87 (pp. 81-82)

E. Villata, Tristezza della resurrezione. Percorso di Bramantino negli anni di Ludovico il Moro, Milano 2012, pp. 41-42